La cogenerazione è spesso la soluzione ideale per le strutture termali e ricettive per efficienza energetica e rapido rientro dell’investimento.
Le Terme di Castel San Pietro, circondante da un parco secolare e collegate al centro storico da una panoramica passeggiata, sono state scoperte nel 1337 e da allora associate alla cura della salute con utilizzo di acqua termale salsobromoiodica e solfurea.
Dopo una fase di Audit Energetico che ha analizzato il profilo di consumo nel 2014 – i consumi termici della struttura erano pari a 170.867 mc di gas metano e i consumi elettrici a 443.700 kWh – effettuato il sopralluogo tecnico e sviluppato ipotesi di intervento, un Master Plan ha valutato in termini progettuali preliminari le diverse tecnologie considerate. La fase di Business Plan ha tolto ogni dubbio: la microcogenerazione è la soluzione ideale dal punto di vista tecnico ed economico finanziario.
La riqualificazione prevede che, nel 2015, il microcogeneratore FIX 45 di Energifera soddisfi il 47% del fabbisogno termico e il 73% del fabbisogno elettrico annuo per un totale di 7.446 ore di funzionamento, un risparmio annuale netto di 52.906 € ed un beneficio ambientale di 35 TEP/anno.
L’intervento di riqualificazione sulle Terme massimizza il rapporto Tep/€ di contributo concesso dalla Regione e il rapporto € risparmiato/€ investito. Il rientro dell’investimento è calcolato in 3,5 anni: già molto interessante e sufficiente a giustificare la bontà della soluzione scelta ai proprietari della struttura. Ottenendo un contributo regionale, assolutamente plausibile e pari al 40% dell’importo, il rientro si abbassa a 2,1 anni.